MAPPANDO insieme il PRESENTE e il FUTURO della comunità.
Vi abbiamo lasciato il 30 aprile scorso con la scelta di Vaccarizzo di Montalto come borgo dove avviare il percorso di ripopolamento, sperimentando gli strumenti della Teoria U di Otto Scharmer.
Ora entriamo nel vivo del progetto!
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Capitolo 2
La mappa 3D
Il primo passo del percorso ci ha visto sperimentare l’uso di una mappa 3D molto speciale: un gioco di ruolo, con oggetti da collocare nello spazio in modo collettivo, che rappresentino lo stato attuale e lo scenario di sviluppo futuro del borgo, da analizzare secondo 4 prospettive.
I punti di vista da tenere in considerazione sono:
- Est – punto di vista dell’Amante – Focus su Sentimenti e Relazioni;
- Sud – punto di vista del Guerriero – Focus su Verità e Azione;
- Ovest – punto di vista del Mago – Focus sulle Prospettive;
- Nord – punto di vista del Sovrano – Focus sullo Scopo.
Una regola del gioco è che ci si trovi con tutto il team in presenza, usando oggetti fisici.
Ma come fare a seguire il lavoro con un team di 10 persone sparpagliate su tutto il territorio nazionale?
La prima sfida di questa fase: trovare un modo per lavorare in modo proficuo a distanza.
Non potendo incontrarci dal vivo durante le live session del 14 febbraio e non volendo rinunciare a sperimentare le cose passo passo abbiamo creato uno spazio di lavoro comune su Google Drive dove poter scrivere e condividere documenti, e un gruppo di lavoro su Slack.
Ci siamo inventati un modo per riuscire a fare la mappa 3D a distanza in modo collettivo con Zoom e Google Drawings utilizzando emoticons, foto e simboli.
Eccone qui il risultato per il borgo di Vaccarizzo:
situazione corrente di partenza
situazione di arrivo, desiderata, nel futuro
Che cosa è emerso da questa lettura?
Il metodo prevede una lettura strutturata da fare in gruppo seguendo 5 step:
- Riflettere sul risultato: le differenze tra modello 1 e modello 2;
- Riflettere sul processo: i punti chiave e il primo cambiamento rilevante;
- Individuare i punti di leva per passare dal modello 1 al modello 2;
- Conversazione circolare di gruppo sulle leve da esplorare per lo sviluppo dei prototipi;
- Pianificare i passi successivi: Sensing Journey, Stakeholder interviews, Organizzazione del lavoro in team.
Ecco qui una breve sintesi di ciò che è emerso dal lavoro di lettura delle due mappe.
I punti salienti del modello corrente di partenza:
- Evidenzia tristezza e nostalgia per i familiari che sono emigrati per trovare un futuro migliore. Il loro cuore è altrove.
- Trasmette disordine, spreco di energia, fatica nel fare le cose.
- Il modello 1 mostra la presenza di molte risorse che rappresentano la storia e l’identità della comunità.
- La comunità si sente sola e isolata: non ci sono servizi, la scuola è chiusa e la maestra se ne è andata, nemmeno il Comune si occupa più delle manutenzioni ordinarie dei luoghi pubblici, dei servizi di trasporto, della manutenzione delle strade. I collegamenti sono difficili.
- La gente ama il paese perché la qualità della vita è buona. C’è buon cibo, tanta natura e le relazioni fra chi è rimasto sono molto buone.
- Nel modello si nota una grande distanza tra il borgo e il resto del mondo dove si percepisce siano la vita e le opportunità. Le risorse ci sono, le vedono ma sono scollegate fra di loro.
- Nella loro identità c’è l’integrazione culturale perché fa parte della loro storia. Il territorio comprende comunità di minoranze etniche, culturali e religiose come la valdese e quella arbëreshë.
I punti salienti del modello del futuro:
- Il secondo modello fa emergere la voglia di riconnettere il borgo al mondo, alle persone lontane ma che fanno parte della loro vita, dei loro affetti e della loro identità.
- Si percepisce un disegno d’insieme. Le risorse sono connesse fra di loro. Si percepisce un livello di energia più alto, amore, inclusione e cura del luoghi, delle persone e delle relazioni.
- Esprime unione, coesione, ordine, connessione.
- Le persone residenti sono il cuore pulsante del processo. Chi è rimasto ha il ruolo e la responsabilità di rivedersi con occhi nuovi, di riconoscersi e raccontarsi al mondo.
Prossimo passo:
Andare sul posto. Sentire il luogo, le persone e far lavorare la comunità su se stessa.
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Se siete curiosi dello sviluppo del progetto o desiderate approfondire il metodo descritto, scriveteci: