Il BRIT Tour è il primo “viaggio di apprendimento” che facciamo in Italia per approfondire sul campo approcci e strategie di rigenerazione e valorizzazione applicati da altri attivisti di comunità di borghi delle aree interne.
Dal 6 al 23 agosto saremo in viaggio con una bellissima Tesla BLU di nome Cleopatra e Tramontino il ColiBrit, la nostra mascotte.
Queste saranno le nostre tappe:
- #1 – 6 agosto – Siponto / Manfredonia (FG)
- #2 – 7/8 agosto – Biccari (FG)
- #3 – 9/11 agosto – Grottole (MT)
- #4 – 12 agosto – Vaccarizzo di Montalto (CS)
- #5 – 13/15 agosto – San Floro (CZ)
- #6 – 16/18 agosto – Favara (AG)
- #7 – 19/21 agosto – Sciacca (AG)
- #8 – 22 agosto – Gibellina (TP)
Giorno per giorno vi racconteremo il nostro viaggio.
Cominceremo da qui: BRITTour2021 Tappa#1 Siponto Tresoldi al Parco Archeologico di Santa Maria Maggiore
Seguiteci per scoprire le Buone Pratiche che esploreremo!
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2021 08 06
BRITTour2021 Tappa#1 Siponto Tresoldi
La nostra prima tappa alla scoperta dei progetti più significativi in termini di valorizzazione e promozione del territorio, si è rivolta ad un progetto istituzionale che oggi è molto conosciuto e frequentato: “l’arte ricostruisce il tempo”, l’installazione artistica di Edoardo Tresoldi che dal 2015 da “corpo” e “anima” alla parte mancante della Basilica paleocristiana di Santa Maria Maggiore di Siponto (IV sec. d.C.).
Il regista di questa operazione è stato l’architetto Francesco Longobardi, direttore dei lavori di valorizzazione del parco archeologico di Siponto per conto del Segretariato Regionale del Mibact per la Puglia.
Il progetto, nonostante sia stato premiato come esempio di un nuovo linguaggio contemporaneo in grado di esaltare la parte intangibile di un bene storico, ha due importanti meriti dal punto di vista trasformativo.
Il primo per la comunità locale.
Prima dell’installazione il sito archeologico era visitato da sole 4 persone l’anno, mentre oggi, nonostante il Covid-19, risulta il sito più visitato della Puglia con oltre 40.000 presenze/anno. Prima del Covid aveva raggiunto punte di oltre 80.000 presenze in sei mesi nutrendo l’indotto turistico locale nonostante l’ingresso ad oggi risulti gratuito. Antonio, che ci ha accolti al suo ingresso, ci ha informati non solo sulla storia del sito ma anche sugli effetti che tale opera ha avuto sull’economia locale. Donato, che gestisce appartamenti turistici a Manfredonia, ci ha confessato che questa installazione ha permesso di portare in città turisti italiani e stranieri tutto l’anno, superando le difficoltà dovute alla stagionalità del turismo balneare.
Il secondo per l’artista stesso.
Quando Edoardo Tresoldi ebbe questa opportunità, aveva solo 27 anni. In una intervista di qualche mese fa ha raccontato che la fiducia accordatagli dal direttore dei lavori, gli ha permesso di evolvere come artista trasformando in modo sostanziale tutto l’assetto del suo studio, in particolare su questi punti:
la tecnica di costruzione, la formazione della squadra, lo sviluppo del reparto di progettazione del suo studio, il saper affrontare progetti importanti, la possibilità di farlo in una dimensione istituzionale.
L’incontro e la collaborazione tra l’architetto e l’artista è stata la scintilla che ha reso possibile tutto questo.
Gli ingredienti chiave di questo processo virtuoso sono:
- una committenza illuminata che ha visto il potenziale di un giovane artista contemporaneo, capace di tirare fuori l’anima di un sito archeologico e narrarlo in modo stupefacente;
- un giovane artista che ha visto nel sito storico l’opportunità di esprimersi con il suo linguaggio;
- un investimento lungimirante nella bellezza e nella cura dei luoghi della cultura, capace di creare orgoglio negli abitanti, trasformandoli nei primi ambasciatori del territorio;
- un team di lavoro multidisciplinare, composto da architetti, artisti, paesaggisti e archeologi, che ha cooperato nella realizzazione del progetto.
Per i più curiosi ecco altri numeri del progetto:
- Il costo dell’installazione è stato di 900.000 €, su un budget di 3,5 milioni di € per la sistemazione dell’intera area archeologica.
- L’installazione in rete metallica pesa circa 7 tonnellate!